giovedì 12 settembre 2013

[GUIDA] Ubuntu: Come installare Java 7 Update 40 su Ubuntu e derivate

Da alcune ore la Oracle ha rilasciato l'aggiramento numero 40 dedicato alla versione 7 stabile di Java.

Quest'ultimo rilascio per Java 7 Update 40, porta con se diverse patch che vanno a risolvere diverse problemi di sicurezza e bug riscontrati ultimamente su tutti i sistemi operativi, inclusi ovviamente anche i sistemi operativi Linux. Ma anche alcune nuove features, che vi riportiamo di seguito.


 Oracle Java 7 Update 40 introduce le seguenti nuove funzionalità:
  • Java Mission Control (JMC), è uno strumento di diagnostica e monitoraggio avanzato ereditato da JRockit è ora pienamente supportato su JDK 7. Questa è una funzione commerciale; 
  • Part of JMC, Java Flight Recorder: da la possibilità di registrare gli eventi e le metriche durante il runtime ed estrarli quando servono e quelle necessaria;
  • Supporto per il display Retina con Swing / AWT e JavaFX;
  • Un nuovo binario JDK per Hardfloat Linux / ARM, per ARM-based micro server e schede di sviluppo. Con questo, JDK 7 ora supporta ufficialmente la distribuzione Linux Rasbian (per Raspberry Pi);
  • Una nuova regola di distribuzione set di funzionalità per consentire ottimi controlli granulari per l'esecuzione di applicazioni e applet WebStart;
    Miglioramenti per la sicurezza delle funzionalità per le applet java, JAXP e certificati X.509.

Quindi, se non avete già installato e disponibile il pacchetto Java 7 update 40 su Ubuntu oppure su una delle sue derivate, non dovete far altro che avviare il caro vecchio Terminale e poi dategli in pasto questi comandi:

sudo add-apt-repository ppa:webupd8team/java
sudo apt-get update
sudo apt-get install oracle-java7-installer
Se volte leggere le note di rilascio, per Java 7 update 40, lo potete fare direttamente qui.

La guida e i comandi sono stati testati su tutte le versioni di Ubuntu dalla 10.04 alla 13.04, ma la guida è valida anche per tutte le derivate con lo stesso numero, cioè: Kubuntu, Lubuntu, Edubuntu; ma anche Linux Mint.

Per chi utilizzasse una distro Debian, ecco qui la guida che fa per voi.

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